Parental guidance - Recensione
Film considerato passabile
sulla base di 1 voto/i
Parental Guidance
Commedia
Trama
Artie Decker, annunciatore sportivo alle partite di baseball dei Fresno Grizzlies, perde all’improvviso il lavoro. Subito dopo il suo licenziamento la figlia Alice e il genero Phillip Simmons, che vivono ad Atlanta, chiedono ad Artie e a sua moglie Diane di prendersi cura per qualche giorno dei loro tre figli, Harper, Turner e Barker. La convivenza fra nonni e nipoti, però, sarà tutt’altro che semplice…

La combinazione nonni / nipoti, con l’immancabile corredo di incomprensioni, equivoci, baruffe e riconciliazioni, costituisce uno degli ingredienti canonici di molte “commedie per famiglie”, in particolare quelle in voga presso il pubblico americano. Nel suddetto filone rientra anche “Parental guidance”, film che si adatta in tutto e per tutto ad un canovaccio stra-abusato (in particolare nelle commedie degli Anni ’90), con derive quasi demenziali e abbondanti dosi di sentimentalismo a condire il tutto. In cabina di regia troviamo Andy Fickman (un mestierante dalla filmografia alquanto mediocre), mentre a dominare la scena davanti alla macchina da presa sono due veterani della comicità hollywoodiana dai toni farseschi, vale a dire Billy Crystal e Bette Midler, nei panni di una frizzante coppia di nonni, Artie e Diane Decker.
Tutti gli spunti umoristici della pellicola derivano dal differente approccio pedagogico dei due nonni rispetto a quello della loro figlia Alice (Marisa Tomei), donna in carriera talmente ossessionata dal controllo da sfiorare la nevrosi – e soprattutto sul punto di spingere nella nevrosi anche i suoi tre figli, di età compresa fra i cinque e i dodici anni, ciascuno alle prese con i piccoli e grandi disagi della propria età: che si tratti di una pressione eccessiva con annesso carico di stress, di una smodata insicurezza oppure di un amico immaginario con sembianze di canguro. Sarà necessaria la carica vitalistica dei due nonni a turbare – e sconvolgere – i precari equilibri familiari, mutando (in meglio) la vita dei tre nipotini, lungo un percorso narrativo inevitabilmente scontato e privo di sorprese.
E così, a conti fatti “Parental guidance” si regge unicamente sulla presenza scenica dei due simpatici nonni: un maturo Billy Crystal, a cui il botox sembra tuttavia impedire qualunque significativa espressione facciale (e che ci fa rimpiangere i tempi di “Harry, ti presento Sally”), e una validissima comedienne quale Bette Midler, che però è frenata dal copione limitandosi al ruolo di spalla. Francamente non abbastanza per una commedia pre-confezionata e di sconfortante banalità, benché a sorpresa il pubblico americano (probabilmente proprio quello composto da nonni e nipotini) sembri aver apprezzato.
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