
Il thriller è un genere letterario e cinematografico contraddistinto dalla funzione predominante della suspense e da storie ricche di azione e di mistero, spesso con colpi di scena e sequenze ad alta tensione. Il thriller è un genere che copre un settore molto ampio, con caratteristiche che possono variare a seconda dei diversi casi; ad ogni modo, di solito è contraddistinto dalla presenza di un protagonista / eroe (talvolta un membro delle forze dell’ordine o dei servizi segreti) che viene a trovarsi in una situazione di minaccia e di pericolo o deve fronteggiare un antagonista. Il rischio e la violenza sono due elementi fissi dei thriller, che può essere accostato a generi analoghi quali il poliziesco, il giallo, il noir, il film d’azione e il film di spionaggio.
All’interno dell’area del thriller esiste una grande varietà di sottogeneri, suddivisi in base all’argomento e allo stile delle rispettive pellicole: tra questi sottogeneri, si possono citare gli spy-thriller, o film di spionaggio; i thriller politici, particolarmente diffusi durante il periodo della Guerra Fredda; i legal-thriller, ambientati nelle aule di tribunale; i thriller psicologici, dei quali è maestro Alfred Hitchcock; gli horror-thriller, a metà strada con il cinema dell’orrore o contenenti elementi del soprannaturale; i cosiddetti thriller catastrofici, un genere esploso negli Anni ’70; e i thriller polizieschi, incluso il filone dei film sui serial-killer. Sebbene venga considerato un genere in prevalenza commerciale, in alcuni casi il thriller ha saputo raggiungere risultati eccellenti, dando origine a dei veri e propri capolavori.
Il più famoso e apprezzato regista di thriller nella storia del cinema è di sicuro Alfred Hitchcock, universalmente riconosciuto come il maestro del brivido grazie alla sua straordinaria capacità di creare situazioni di suspense estrema, facendo leva soprattutto sul fattore psicologico. Dopo una serie di pellicole girate in Inghilterra, tra cui Il club dei trentanove, negli Anni ’40 si è trasferito a Hollywood e da allora ha realizzato alcuni dei più celebri thriller di tutti i tempi: Rebecca, Il sospetto, L’ombra del dubbio, Nodo alla gola, L’altro uomo, Il delitto perfetto, La finestra sul cortile, L’uomo che sapeva troppo, Vertigo, Intrigo internazionale, Psyco, Gli uccelli e Frenzy.
Il thriller psicologico ha ottenuto notevole fortuna anche attraverso l’opera dei registi dell’espressionismo tedesco, come Fritz Lang (Il dottor Mabuse) e Robert Siodmak (La scala a chiocciola), per poi essere consacrato dal cinema americano con classici quali Angoscia, Il terrore corre sul filo e La morte corre sul fiume. La popolarità del thriller è cresciuta negli Anni ’60 grazie ai film L’occhio che uccide, Il promontorio della paura, Il collezionista, Gli occhi della notte e all’affermazione dei registi Robert Aldrich (Un bacio e una pistola, Che fine ha fatto Baby Jane?), John Frankenheimer (Va’ e uccidi, Sette giorni a maggio) e Costa-Gavras (Z – L’orgia del potere).
Negli Anni ’70 hanno riscosso un grande successo i cosiddetti thriller di cospirazione: Una squillo per l’ispettore Klute, Il giorno dello sciacallo, La conversazione, I tre giorni del condor e Il maratoneta. Nel frattempo, sono saliti alla ribalta nuovi cineasti che si sono imposti per la loro capacità di adattare le regole della suspense all’ottica del cinema d’autore, come Brian De Palma (Omicidio a luci rosse, Mission: impossible) e il regista campione d’incassi Steven Spielberg (Duel, Lo squalo, Jurassic Park).
Negli anni successivi, il genere thriller si è evoluto in diverse direzioni: dallo psico-horror Shining di Stanley Kubrick a film quali Witness, Attrazione fatale, Misery non deve morire, Cape Fear, Basic instinct, Il fuggitivo, Pulp fiction, I soliti sospetti e Seven. Tra i più importanti registi di thriller degli ultimi due decenni figurano Michael Mann (Manhunter, Collateral), David Lynch (Velluto blu, Mulholland Drive), i fratelli Ethan e Joel Coen (Fargo, Non è un paese per vecchi) e Jonathan Demme, autore del film cult Il silenzio degli innocenti, primo capitolo del ciclo dedicato al personaggio di Hannibal Lecter, interpretato sullo schermo da Anthony Hopkins.